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2 luglio 2015

L’abito fa il monaco … La tovaglia veste la tavola





La tovaglia rappresenta fin dall’antichità un segno di decoro ed eleganza per la mise en place della tavola e da sempre le appartiene una doppia valenza simbolica e funzionale.
Le prime tovaglie utilizzate erano pesanti tappeti il cui spessore assolveva la funzione di assorbire i liquidi, mentre le più raffinate facevano parte dei paramenti religiosi ed erano utilizzate per vestire gli altari durante le celebrazioni.
Con l’evolversi dei costumi, la tovaglia da tavola diviene bella e preziosa, elemento distintivo di tutte le occasioni importanti.
Tra il ‘400 e il ‘500 la tovaglia entra nella vita quotidiana delle famiglie più agiate e nei corredi nuziali non mancavano le “perugine”, tovaglie bianche bordate di tessuto blu.

Nel ‘500 divenne usuale inserire ricami e decorazioni, nel secolo successivo si imposero invece i tovagliati ornati di merletti.
In epoca Barocca tessuti damascati e pizzi venivano sovrapposti a drappi colorati. Dalla fine del ‘700 si tornò alle tovaglie bianche, lisce e lunghe fino a terra.

Vogliamo vedere insieme alcune regolette per come vestire oggi le nostre tavole in modo impeccabile?
Prima di scegliere il tovagliato, è importante ricoprire la tavola con un mollettone, tessuto che oltre a proteggere il vostro tavolo, conferisce morbidezza alla tovaglia, migliorando l’impatto estetico dell’insieme. Altro vantaggio è quello di ridurre il rumore delle stoviglie e di quanto viene posato sul tavolo ed impedisce loro di scivolare, inoltre può assorbire eventuali liquidi versati accidentalmente.

La biancheria dovrà essere innanzitutto perfettamente pulita, ben stirata e distesa sulla superficie del tavolo, consigliabile effettuare una stiratura prima di porla sul tavolo onde poter eliminare totalmente qualsiasi segno delle piegature effettuate per riporla nel guardaroba (evitate di ripassare la tovaglia piegata con il ferro caldo, sarà infatti molto più difficoltoso eliminarne i segni).



La tovaglia deve ricadere in modo uniforme lungo tutto il perimetro della tavola. Le cadute dovrebbero misurare minimo 30 centimetri, la lunghezza ideale della tovaglia deve sfiorare terra, senza tuttavia toccarne il pavimento.



Una tovaglia troppo corta dà senso di inadeguatezza e di povertà, rischiando di rovinare la resa della tavola, anche se le decorazioni sono eleganti ed il vasellame e la posateria raffinate.

Evitate di utilizzare appretti e profumazioni, in quanto il profumo potrebbe disturbare i commensali durante il pasto.

Il tovagliato dovrebbe seguire sempre la forma del tavolo. E’ possibile però sovrapporre differenti formati potendo disporre di capi preziosi e magari antichi. Ad un tavolo rettangolare con un sotto tovaglia della medesima forma con le cadute corrette si può posizionare una tovaglia ovale, su di un tavolo rotondo un quadrato e su di un quadrato una tovaglia tonda.

Il sotto tovaglia è necessario utilizzando tovaglie intagliate o in pizzo.

Banditi i tessuti sintetici e plastificati decisamente poco raffinati e non gradevoli al tatto.

Il tipo di tessuto, la trama ed il colore potranno essere scelti in base ai propri gusti, ma ponendo sempre la massima attenzione all’equilibrio di insieme. E’ necessario tenere presente l’ambiente, la tipologia di vasellame utilizzato e non ultimo il tono dell’invito.

Occasioni formali – must è lo stile classico. Se avete un prezioso corredo di famiglia è l’occasione ideale per sfoggiarlo. Prediligete tessuti delicati come fiandra, lino, impreziositi da pizzi, ricami ed intagli e preferibilmente bianco.

Occasioni informali (cene tra amici) – Tovaglia in lino o cotone che potrà essere anche colorata in tinta unita in toni delicati ed equilibrati ai colori delle stoviglie utilizzate.



Tavola estiva all’aperto – scegliete un tessuto fresco di cotone o lino anche a tramatura grossa, riprendete i colori della natura che vi circonda come il giallo del sole, il verde della vegetazione o il blu del mare, facendo sempre attenzione che  tutto si armonizzi con piatti e bicchieri utilizzati.



Cena etnica o a tema – sbizzarritevi con tessuti indiani, canapa grezza, patchwork sudamericani, lasciatevi guidare dalla fantasia.

Qualche ultimo suggerimento …

Con un tavolo di vetro utilizzate sempre la tovaglia onde evitare che si vedano gambe ed estremità
dei commensali

Tovagliette all’americana utilizzate solo se il tavolo è bello ed in perfetto ordine, solo per inviti
informali e mai alla sera. Dovranno essere di ottima fattura e in tessuto con coordinato il tovagliolo.
Se il tavolo è ovale le tovagliette dovranno mantenere la medesima forma.

Runner, sono strisce di tessuto larghe circa 50 centimetri e lunghe 120 – 140 che si posizionano da un lato all’altro del tavolo. Possono essere utilizzate sopra alla tovaglia o in alternativa ad essa, purché il tavolo sia rettangolare ed i commensali, in numero pari, siedano tutti lungo i lati lunghi. Potrà essere utilizzato nel senso della lunghezza del tavolo come tramezza decorativa.

Stirate le vostre tovaglie per esteso e non ribattetene con il ferro le piegature. Sarà più semplice
eliminare le tracce delle pieghe.

La corretta piegatura di una tovaglia rotonda: portare i bordi verso il centro, formando un quadrato, ripiegare a metà e poi ancora a metà. Questo eviterà la formazione dell’antiestetico rilievo centrale che si forma con la piegatura a spicchi.

Se utilizzate una tovaglia in pizzo traforato o ricamo intagliato, stendete una sotto tovaglia che
riprenda il colore del servizio di piatti o del sottopiatto.

Ed infine ricordate di andare a rovistare nei bauli delle nonne … spesso contengono preziosi tesori per le vostre tavole!

Anna Ubaldeschi

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