Il pasticciotto leccese è un tipico dolce del Salento, di quella magnifica terra che è la Puglia. Un connubio fatto di pasta frolla farcita con della crema pasticcera e poi cotto in forno.
Si parla del pasticciotto già nel Settecento, ed è usanza consumare questo meraviglioso dolce appena sfornato, ancora caldo, e proposto per la colazione. Un carico di energia che ci aiuta ad affrontare la giornata.
Oggi
per il Calendario
del Cibo Italiano di AIFB, lo si festeggia dedicandone una
giornata. Ambasciatrice d'eccellenza Lucia Melchiorre del blog Le
ricette di Luci, qui
il suo articolo.
Io il pasticciotto l'ho provato e ne è rimasto miseramente uno... quello che vedete nella foto, appoggiato sul tavolo non ha avuto la possibilità di essere fotografato internamente... mio papà dice sempre che non ama i dolci, ma dopo 37 anni che lo conosco non riesco a capire il perchè li mangia e in casa mia restano sempre e solo le bricciole... resta ancora un mistero.
Per la pasta frolla:
250 g di farina 00;
125 g di strutto;
125 g di zucchero semolato;
75 gr uova;
un cucchiaino di bicarbonato;
zeste di limone bio.
Per la crema pasticcera:
500 ml di latte;
3 tuorli d'uovo;
60 g di amido di mais;
175 g di zucchero semolato;
1/2 bacca di vaniglia;
16 amarene sciroppate.
Mettete la farina dentro la ciotola con lo zucchero, il bicarbonato e le zeste del limone e mescolate il tutto. Aggiungete ora le uova e lo strutto fatto ammorbidire e con la K amalgamate il tutto. Prendete la frolla avvolgetela nella pellicola e ponetela a riposare in frigorifero per almeno un'ora.
Nel frattempo preparate la crema pasticcera. Mettete il latte in una casseruola, con i semini della bacca di vaniglia e portate quasi a bollore. Sbattete i tuorli d'uovo con lo zucchero semolato fino a farli diventare bianchi. Aggiugete ora la farina e mescolate. Aggiungete a filo il latte caldo e cuocetela. Al primo bollore toglietela dal fuoco. Adagiate la crema in una pirofila e fate aderire della pellicola trasparente. Lasciate intiepidire.
Riprendete la frolla dal frigo e stendetela ad uno spessore di circa 7-8 millimetri. Ricoprite i classici strampi da pasticciotto ed adagiateci al suo interno la crema pasticcera, con l'aiuto di una sacca da pasticcere. Prendete ora le amarene e mettetene due per ogni pasticciotto. Ricoprite con la restate pasta frolla e spennellate con del tuorlo d'uovo, al quale avrete aggiunto un cucchiaio di latte.
Cuocete a 220° per circa 15 minuti, o fino a cottura.
Cara Marianna, hai proprio ragione. Le ricette della tradizione sono, a mio avviso, le più affascinanti. Perchè contengono anima e storia!!!! In questo caso poi abbiamo una terra meravigliosa, un mare spettacolare, le massaie che cucinano per amore e un gusto esplosivo!!!! Grazie di aver partecipato e complimenti per il contributo e per il tuo gioiello che tiene in mano il pasticciotto :-)
RispondiEliminaMarianna complimenti! Questi pasticciotti sono favolosi, vero? Con l'amarena che dona quel tocco in più poi chissà che meraviglia! :)
RispondiEliminaMa come si fa a resistere ad una bontà simile? Dai non si può biasimare tuo padre, magari lui si riferisce ad altri dolci, fatti da altri...ma quando assaggia i tuoi sicuramente è tutt'altra cosa!!!
RispondiEliminaFantastico... ha un aspetto delizioso con quel guscio croccante che racchiude un cuore morbidissimo e dolce.
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