Partiamo dal fatto che abitando a Vighizzolo le farine della
linea Petra di certo non mancano nella mia dispensa. Avevo della meravigliosa Petra 9 (che io
considero uno spettacolo) versatile ed ottima per qualsiasi preparazione la si
voglia utilizzare dal dolce al salato, aggiungiamo che nel periodo estivo
raccogliamo le more di gelso nero che crescono sugli argini dei canali che
circondano la zona dove abito, per poi farne una meravigliosa marmellata ne
esce una crostata dal sapore di una volta. Fortunatamente a casa mia più il
gusto è rustico più la preparazione viene apprezzata.
INGREDIENTI (dosi dimezzate):
500 gr di farina PETRA 9;
300 gr di burro;
200 gr di zucchero a velo;
80 gr di tuorli;
0,25 gr di baccelli di vaniglia;
0,5 gr di scorza di limone;
1 gr di sale.
PROCEDIMENTO PER LA PASTA FROLLA:
Mettere nella ciotola dell’impastatrice, utilizzando la
foglia, la farina, il burro a pezzetti a temperatura ambiente, il sale, la scorza
del limone e i semi del baccello di vaniglia, azionare l’impastatrice e far
sabbiare il composto cioè fino a quando il tutto assumerà un aspetto granuloso. Aggiungere,
poi, lo zucchero a velo setacciato, e i tuorli. Appena si sarà formato l’impasto,
toglierlo dalla ciotola e formare un panetto che si avvolgerà con della
pellicola trasparente e si farà riposare in frigorifero per almeno 30 minuti
(io consiglio anche 1 ora).
COMPOSIZIONE della crostata:
Togliere il panetto di pasta frolla dal frigorifero,
spolverare il piano di lavoro con della farina, stendere con il mattarello la
frolla fino allo spessore che più desiderate, foderate una tortiera del
diametro di 22 c, bucherellate il fondo e versate la marmellata. Tagliate delle
strisce di rolla e mettetele sopra la crostata e formate una griglia, infornate
a 180-190 gradi per circa 20 minuti o fino a quando la pasta della crostata sarà
leggermente dorata in superficie. Togliere dal forno e lasciare raffreddare.
Per un tocco più elegante, spennellate il dolce con della gelatina neutra che
lo renderà lucido.
Alla prossima... Marianna.
Alla prossima... Marianna.
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