Oggi è una bellissima giornata di sole, la voglia è quella di uscire e di cominciare a sistemare il giardino... mi preparo, scarpe da giardino, guanti e forbici da giardino... poi mi giro e guardo il mio piccolissimo orto e vedo spuntare un cavolo romano a punta piccolo ma meraviglioso... la sorpresa è stata grandissima, il meteo quest'inverno non è stato particolarmente clemente e quindi la produzione della verdura è stata molto avara. La sorpresa è stata grande e penso subito a cosa potrei preparare, poi ricordo che nel mio frigo c'è un bellissimo pezzo di guanciale mandatomi dagli amici romani e il piatto è fatto. Per realizzarla bastano 20 minuti quindi ho tutto il tempo di procedere con i lavori nel mio giardino.
Ingredienti per 2 persone
150 gr di rigatoni trafilati al bronzo
2 fette di guanciale circa 100 gr
1 cavolo romano a punta piccolo, io ho usato quello che il mio orto mi ha regalato
pecorino grattuggiato
sale e pep q.b.
Procedimento
Mettere in una casseruola dell'acqua salata a bollire, nel frattempo tagliare il cavolo.
Quando l'acqua bolle tuffare le cime di cavolo ottenute. Se il cavolo è piccolo basterà scottarlo per 10 minuti.
Nel frattempo tagliare a striscioline il guanciale e farlo soffriggere in una padella, non è necessario aggiungere altri grassi, il guanciale soffriggendo rilascerà il necessario. A me piace non troppo secco.
Trascorsi i 10 minuti prelevare le cime di cavolo con un colino e tuffarli nel padella del guanciale amalgamando finchè il cavolo si insaporisce con il guanciale.
Utilizzare l'acqua utilizzata per il cavolo per cuocere la pasta. Io ho utilizzato dei rigatoni trafilati al brondo, ma è possibile utilizzare una pasta lunga magari integrale.
Scolare la pasta al dente, farla saltare in padella con il cavolo e il guanciale.
Spolverare il piatto con del pecorino....Il pranzo è servito.....
Un piatto colorato e molto gustoso, e soprattutto velocissimo da preparare anche per i pranzi della settimana.
Ecco quello che la terra ci può offrire... Non serve molto spazio, bastano dei vasi capienti e ben disposti, un po' di cura et voilà il gioco è fatto.
L'accompagnerei con un buon bicchiere di vino bianco dei colli laziali a Km Zero come quello di Casale Certosa, o un profumatissimo bicchiere di Palazzone di Orvieto.
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