Palamita che si credeva un dessert

 

Eccomi con la seconda proposta per il contest Un mare di Gusto.

Qui trovate la mia prima proposta cotta. 

Ok ve lo confesso non posso vivere senza pesce crudo, è una droga, lo mangio tutto e lo preferisco a tante pietanze cotte.

Non potevo quindi non presentarvi come seconda proposta una preparazione cruda.

Il pesce crudo o lo si ama o lo si odia, certo è che per prepararlo la materia prima dev'essere freschissima, ma è necessario e importantissimo per la salute seguire alcune semplici regole.

Una circolare del  ministero della salute del 2013 invita all’abbattimento o congelamento preventivo al fine di neutralizzare parassiti come il temibile anisakis: nei freezer domestici  si consiglia 96 ore a -15° C.

Leggete qui un approfondimento in merito. 

Ingredienti

500 gr di palamita freschissima (assiscurarsi che sia stata abbattuta o provvedere a farlo in casa seguendo le regole sopra indicate)

1 cucchiaio di vino bianco secco

sale e pepe

10 fragole

10 mirtilli

10 lamponi

mezzo lime

1 foglio di pasta brisè

olio per friggere

Procedimento

Pulire il pesce ricavandone la polpa.

Tagliare a tartare mettere in un contenitore aggiungendo un cucchiaio di vino bianco. Riporre tutto in frigo.

Stendere sottilissima la pasta brisè ricavando delle strisce, arrotolarle su un stampo per cannoli e friggere in olio caldo.

Fate attenzione perchè la pasta phyllo è molto delicata e si rompe facilmente.

Nel caso utilizziate la pasta Shirataki, seguire sulla confezione la preparazione, avvolgetela sullo stampo del cannolo e friggetela.

Lasciar raffreddare i cannoli.

Pulire e lavare la frutta, tagliarla a pezzetti piccoli e disporla su un piatto da portata.

Irrorare leggermente la frutta con il succo di mezzo lime.

Riempire molto delicatamente i cannoli con la palamita.

Servire.

Con questo piatto partecipo al contest Palamita ad Arte